Carrot City Designing for Urban Agriculture

Gardens in Parks / Orti nei Parchi

Exhibit Category / Categoria delle Expo: City

Location/Posizione: Bologna, Italy
Dates: present
Designers: n/a
Clients/Clienti: n/a

More Information/Maggiori Informazioni: www.fasciaboscata.it/; www.architettidistrada.it; www.comune.bologna.it/ambiente; www.facebook.com/quadrilaterofuoriporta
Image Credits/Immagine Credits: Oscar Ferrari

Project Description: (versione italiana sotto)

In Bologna, gardens have been a fundamental element of the urban landscape for centuries –nestled inside city walls, serving as a valuable source of food. Since 1980, City Council has supported urban horticulture activities, primarily for social purposes. The profile of urban gardeners has evolved over time: the elderly today cultivate alongside young people, families, people of different races, cultures and religions, groups and associations. The layout and organization of gardens has also changed, in terms of landscape, furniture and materials design, as well as cultivation methods that lower environmental impacts. In recent years, the city increasingly favours the integration of food gardens into parks and green spaces. These are characterised by careful interesting designs along with highly participative processes that are creating bright spaces animated by many events organized by citi- zen associations who watch over these spaces. Three cases will illustrate the variety of gardens within parkland: a new suburban park, a park on reclaimed land, and green spaces around older social housing.

Parco San Donnino | This large park in a Bologna suburb opened in 2010, incorporating a fruit orchard and areas for gardening by the elderly and school groups. Neighbouring residents initially mobilized in opposition to a housing project proposed on this site. Many participated between 2006 and 2008 in a multi-stakeholder process to create the new park that included design workshops. A recent municipal act enabled the Association Fascia Boscata to manage the park based on a special agreement with the City.

Orti Lunetta Mariotti | This park, open since 2009, promotes social relations while respecting the character of the place (a former military area that was cultivated for decades by elderly from the neighbourhood). The pre-existing trees and biodiversity have been preserved, as the space was integrated into the new system of public green spaces linked to the Navile canal. Five distinct sectors of horticultural parcels were arranged irregularly inside the park, alternating with grassy clearings, groups of trees, play areas and pedestrian paths. Every sector is fenced and marked by a distinctive portal in coloured wood. A new building that includes energy-storing capacity serves as headquarters for the gardeners along with numerous recreational activities for schools, families and neighbours.

Quadrilatero fuori porta | This project transformed the outdoor spaces of a public housing complex to counter their degradation and the associated increase in social conflicts. This was achieved through a participatory process where residents worked with designers, craftsmen and municipal staff. The process started with an event where an aromatic garden was constructed, using recycled materials; tables made of old voting booths define the space, around beds containing flowers and aromatic plants delimited by stones and bricks recovered on site. This was the first of a series of events that has led to a network of small sites within this complex. These gardens have been the focal point of numerous activities that have changed the nature of these green spaces.

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Descrizione Del Progetto:

Gli orti rappresentano un elemento fondante del paesaggio urbano di Bologna, per secoli insediati entro le mura cittadine e preziosa fonte di cibo per la città. Dal 1980 il Comune ha avviato, con finalità sociali, un piano di orticoltura urbana. Nel corso degli anni è cambiato il modello di ortolano coltivatore: agli anziani di un tempo oggi si affiancano giovani, famiglie, persone di etnie, culture e religioni diverse, gruppi e associazioni. È mutato anche il modo di progettare e gestire gli orti, come dimostrano le realizzazioni più recenti attente all’inserimento paesaggistico, alla scelta di arredi e manufatti, alla sostenibilità delle nuove costruzioni, ai metodi colturali indirizzati al basso impatto ambientale. Oggi la città sta favorendo sempre più l’integrazione degli orti nei parchi e nei giardini: sono ormai diffusi progetti accurati e processi intensamente partecipati, capaci di generare spazi vivaci, animati da numerosi eventi organizzati dalle associazioni di cittadini che se ne prendono cura. Tre esempi illustrano la varietà dell’intreccio tra orti e giardini: un nuovo parco di periferia, un giardino in un’area oggetto di riqualificazione, orti e aiuole in un comparto di edilizia residenziale pubblica.

Parco San Donnino | Questo parco del quartiere San Donato, di poco superiore ai 3 ettari, è stato aperto nel 2010 e comprende frutteti e aree ad orto per anziani e scuole. Il parco è nato grazie a un movimento di residenti che si sono opposti alla realizzazione di un nuovo progetto edilizio. Tra il 2006 e il 2008 è stato sviluppato un processo partecipativo per creare il nuovo parco, con laboratori di progettazione che hanno visto l’intervento di numerosi soggetti interessati. L’Associazione Fascia Boscata gestisce oggi il parco grazie ad uno specifico accordo con l’amministrazione comunale.

Orti Lunetta Mariotti | Questo parco, inaugurato nel quartiere Navile nel 2009, è stato concepito per favorire le relazioni sociali nel rispetto dei caratteri del luogo (un’ex area militare coltivata per decenni dalla popolazione anziana del quartiere). Sono state salvaguardate le preesistenze arboree e la biodiversità dell’area, integrando il nuovo parco nel sistema del verde dello storico Canale Navile. Cinque distinti settori di parcelle ortive di 35 mq ciascuna sono disposti nell’area in modo irregolare, alternati a radure prative, gruppi alberati, zone attrezzate per la sosta e il gioco, percorsi pedonali. Ogni settore è recintato e segnato da un caratteristico portale di ingresso in legno colorato. Un nuovo fabbricato realizzato con elementi volti al contenimento energetico funge da sede per gli ortolani e ospita numerose attività ricreative per le scuole, le famiglie e i residenti del quartiere.

Quadrilatero fuori porta | Il progetto ha riqualificato gli spazi aperti di un comparto di edilizia residenziale pubblica a San Donato, contrastandone il progressivo degrado e i connessi conflitti sociali. L’obiettivo è stato perseguito grazie a un processo partecipativo che ha visto i residenti al lavoro insieme a progettisti, artigiani e funzionari dell’amministrazione comunale. Il progetto ha preso avvio con la festa per la costruzione di un parco aromatico, realizzato con materiale di riciclo; lo spazio è delimitato da vecchi tavoli di cabine elettorali, le aiuole di fiori e aromatiche sono segnate da sassi e mattoni recuperati sul luogo. Questo è stato il primo di una serie di piccoli cantieri diffusi nel comparto, punti di riferimento per le numerose attività che stanno cambiando la natura di questi spazi verdi.

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